«È piccola, ma ha tutto quello che hanno le grandi». Boris Bajzelj, direttore dell’ufficio turistico sloveno in Italia, ha centrato il punto. Parafrasando il motto di una pubblicità di automobili, Bajzelj è riuscito, in poche parole, ha definire uno degli Stati europei più giovani che si sta avvicinando, a grandi passi, all’Unione Europea. La presentazione del direttore trova la sua più ampia espressione nella catena delle Alpi Giulie dove, tra vette che non superano i tremila metri, ci si immerge in una realtà montana tra le più affascinanti d’Europa.
Kranjska Gora, luglio 2006
«È piccola, ma ha tutto quello che hanno le grandi». Boris Bajzelj, direttore dell’ufficio turistico sloveno in Italia, ha centrato il punto. Parafrasando il motto di una pubblicità di automobili, Bajzelj è riuscito, in poche parole, ha definire uno degli Stati europei più giovani che si sta avvicinando, a grandi passi, all’Unione Europea. La presentazione del direttore trova la sua più ampia espressione nella catena delle Alpi Giulie dove, tra vette che non superano i tremila metri, ci si immerge in una realtà montana tra le più affascinanti d’Europa.
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